martedì 7 settembre 2010

da Amnesty

al riesame la condanna a morte per lapidazione della donna iraniana
Iran, il mondo col fiato sospeso per le sorti di Sakineh Ashtiani
Amnesty International:

L'appello di Sakineh Ashtiani, la donna iraniana condannata alla morte per lapidazione per aver tradito e poi ucciso il marito, ha riportato all'attenzione internazionale la barbarie di questa pratica, e mobilitato decine di migliaia di persone provenienti da ogni angolo del mondo. Il caso è controverso, perciò di nuovo al vaglio dell'ayatollah Sadegh Larijani, che potrebbe in ogni momento ritirare la sospensione della pena, effettiva dal 10 luglio scorso, e procedere all'esecuzione. L'avvocato della donna, costretto nei giorni scorsi a fuggire in Europa e a lasciare la sua assistita nelle carceri di Tabriz, a nord-est del Paese, denuncia che la confessione di omicidio sarebbe stata estorta in seguito a 99 frustate, perciò non attendibile, e diffonde l'appello di Sakineh affinchè la comunità internazionale si adoperi per la fine di queste crudeltà.

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