domenica 12 settembre 2010

Zingari ed altri perseguitati per razza, cultura o religione.

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“A molti, individui o popoli, può accadere di ritenere, più o meno consapevolmente, che “ogni straniero è nemico”....quando il dogma inespresso diventa premessa maggiore di un sillogismo, allora, al termine della catena, sta il Lager. Esso è il prodotto di una concezione del mondo portata alle sue conseguenze con rigorosa coerenza: finchè la concezione sussiste, le conseguenze ci minacciano”. ( Primo Levi, prefazione di “ Se questo è un uomo”.
La concezione, purtroppo, è rimasta e si esprime in molti posti, a volte in modi atroci. Vogliamo parlare qui di due luoghi che ci riguardano particolarmente: l’Italia e Israele. In Israele, la disumana persecuzione dei palestinesi è basata sulla negazione della loro umanità, rendendoli stranieri e disprezzati nella loro terra. La persecuzione da parte dei governi, ed anche della maggioranza del Paese, è arrivata alla negazione dei più elementari diritti umani come quello di convivere nel proprio Paese con il coniuge che ci si sceglie in libertà, per non parlare degli altri diritti del cittadino codificati nei paesi civili. In Italia, si è sviluppato un disprezzo ed odio per lo straniero che ha anche avuto espressione politica nel razzismo della Lega Nord. I loro dirigenti, al governo nell’Italia settentrionale ed a Roma insieme all’aspirante dittatore ed ai suoi dipendenti, stanno trasformando confusi sentimenti di inimicizia per ogni straniero in atti di governo, ad imitazione dell’aspirante dittatore francese. Le prime vittime sono i più deboli tra le minoranze di origine “straniera”: i Rom. Molti di loro sono anche cittadini italiani, tra quelli più privi di diritti e di risorse. Lo erano anche per i maestri nazisti del secolo scorso: circa 500mila Rom sono stati assassinati nei lager nazisti. E sono stati presto dimenticati: a differenza degli Ebrei, sterminati con loro in quei lager. La Shoa degli Ebrei ha avuto ed ha, giustamente, l’attenzione del mondo; ha occupato ed occupa la letteratura e l’attenzione della cultura e della politica nel mondo di oggi. I Rom invece sono disprezzati, colpiti da decreti persecutori dei governi anche nei paesi detti democratici, e dal disprezzo di moltissimi. Poveri tra i poveri, sono privati della solidarietà umana e civile, oltreché dei diritti riconosciuti nelle moderne democrazie.
Noi Ebrei Contro L’Occupazione richiediamo a tutti i nostri concittadini italiani di unirsi a noi in una opposizione forte, che interrompa con la necessaria energia la catena di sentimenti ed eventi criminali che ha portato alla feroce persecuzione dei Rom e dei Palestinesi in Italia ed in Palestina-Israele.

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