lunedì 27 settembre 2010

Israele può

ISRAELE HA DIRITTO DI AVERE ATOMICHE SENZA TRATTATI E SENZA ISPETTORI

LO STABILISCE LO STESSO OIEA CHE UN GIORNO SI E L'ALTRO PURE BACCHETTA

L'IRAN PERCHE NON TUTTO E NON SEMPRE E’ CHIARO NEI SITI CHE ISPEZIONA...





UNA DECISIONE PERICOLOSA...

di Elson Concepcion Perez per Granma, 24.9.10



L'Organismo Internazionale dell'Energia Atomica (OIEA), riunito a Vienna, ha appena ceduto alle pressioni di USA e Unione Europea bocciando la proposta di risoluzione dei Paesi arabi e di altri del Terzo Mondo che mirava a imporre a Israele di aderire al Trattato di Non Proliferazione armi nucleari (TNP) ed esprimeva preoccupazione per le sue capacità nucleari.



Con 51 voti contrari, 46 a favore e 23 astensioni, il documento che era stato proposto da 18 Paesi è stato respinto dal plenario della 54ma Conferenza Generale del OIEA: senz'altro è una decisione pericolosa.



Prima del voto, gli USA avevano inviato in visita in diversi Paesi del Medio Oriente Gary Seymour, il principale consigliere su temi nucleari dell’amministrazione Obama. Il suo compito era convincere gli arabi a non presentare la proposta, cosa che evidentemente non ha ottenuto, ma comunque ha potuto contare sul voto sempre fedele dei Paesi europei.



L'argomento usato da Washington non avrebbe potuto essere meno credibile:

con tale ingiunzione a Israele, si metterebbe in pericolo il processo delle negoziazioni con i Palestinesi.



E' fin troppo evidente l'intenzione di Washington di appoggiare ancora una volta Israele, Paese con circa 400 bombe nucleari che non firma il Trattato di Non Proliferazione e non permette la visita degli ispettori dello stesso Organismo dell'ONU.



Come accettare inoltre che gli USA dicano che l'imposizione a Israele sarebbe in contraddizione con l'universale desiderio di un Medio Oriente libero da armi nucleari?



Mentre succedeva questo a Vienna, il giornale Jerusalem Post riferiva che il premier israeliano Netanyahu non ha cambiato la sua intenzione di non prorogare la moratoria alla costruzione di colonie.

Questa domenica, 26 settembre, scade la moratoria e senza proroga i coloni potranno cominciare subito la costruzione di 2.066 nuovi insediamenti sulle terre occupate e sottratte ai Palestinesi.





traduzione e sottolineature di AsiCubaUmbria asicubaumbria@libero.it

Nessun commento: