martedì 21 settembre 2010

PRIGIONIERI

Traduco in italiano l'importante appello girato da Roberta Pasini e aggiungo una breve introduzione. Ritengo si debba e si possa coordinare a livello nazionale il 9 OTTOBRE 2010 (per esempio) azioni di protesta che tutti i comitati di ogni città potrebbero organizzare in sostegno di AHMAD SA'ADAT e di tutti i prigionieri politici palestinesi.

CHI E' AHMAD SAADAT?
Ahmad Sa'adat è nato nel 1954 presso Al Bireh. Figlio di profughi del 1948 originari di Dayr Tarif (vicino a Ramleh, bellissime valli della Galilea). Nel 1969 entrò formalmente a far parte del PFLP (Fronte di Liberazione Popolare della Palestina, partito di ispirazione Marxista). Arrestato nel 1969 (3 mesi) arrestato nel 1970 (28 mesi). Arrestato nel 1973 (10 mesi) nel 1975 (45 giorni). Arrestato nel 1976 (4 anni), nel 1989 (detenzione amministrativa, 9 mesi), nel 1992 (detenzione amministrativa, 13 mesi). Eletto leader del Fronte popolare per la West Bank nel 1994.

Arrestato dall'Autorità Palestinese nel 1996 durante la serie di retate a danno di membri del Fronte Popolare che seguirono l'attacco a coloni israeliani presso Beit el Surda l'11 Dicembre. Rilasciato il 27 Febbraio 1997 dopo uno sciopero della fame che lo condusse praticamente in fin di vita, l'Autorità Palestinese ebbe paura che potesse morire in prigione e che la cosa scatenasse rivolte in tutto il territorio. Dopo il rilascio trascorse diversi giorni in coma. Nel 2000 Abu Ali Mustafa succede a George Habash alla guida del partito PFLP. Il 27 Agosto 2001 Abu ALi Mustafa viene assassinato dagli israeliani con un'operazione di bombardamento mirato sul suo ufficio di Ramallah. Il 3 Ottobre 2001 Sa'adat succede ad Abu Ali Mustafa nella guida del partito. Dopo che 4 membri del PFLP uccidono il Ministro del Turismo Israeliano Rehavam Zeevi -conosciuto per il suo sostegno alle uccisioni mirate dei palestinesi e alla loro espulsione dalle proprie terre- Israele accusa Sa'adat di essere stato il mandante dell'omicidio. L'Autorità Palestinese sotto pressione Israeliana dichiara le brigate armate legate al Fronte Popolare fuori legge (Le Brigate Abu Ali Mustafa) e riesce ad arrestare Sa'adat con l'inganno di un incontro con il capo dell'intelligence dell'Autorità Tawfiq Tirawi presso un hotel di Ramallah. Grosse manifestazioni e scontri seguono l'arresto di Sa'adat in tutto il paese. In seguito la cellula delle Brigate Abu ALi Mustafa ritenuta responsabile dell'omicidio del MInistro Israeliano viene arrestata dall'Autorità Palestinese presso Nablus. Sono rinchiusi insieme a Sa'adat presso il Muqata, gli uffici amministrativi e rappresentativi dell'Autorità Palestinese presso Ramallah: è il 21 febbraio 2002. Dopo un mese, in marzo, scatta l'operazione militare israeliana chiamata Defensive Shield. Il Muqata viene severamente colpito ed Arafat è posto sotto assedio, è il 29 marzo 2002. Sa'adat e i 4 militanti del PFLP sono ugualmente sotto assedio negli stessi stabili, insieme ad Arafat. Iniziano trattative tra Autorità Palestinese ed Israele, Sa'adat ed i 5 combattenti del Fronte Popolare in questo contesto diventano chiaramente una preziosa merce di scambio. Il contenuto delle trattative non è mai stato reso pubblico, ma sembra ovvio da quanto accadde in seguito: il 1 maggio 2002 Sa'adat e i 4 combattenti vengono trasferiti presso una prigione a Gerico posta sotto tutela dalle forse britanniche e statunitensi. Il 2 maggio 2002 le forze militari israeliane abbandonano l'assedio alla Muqata ed Arafat ne esce indenne. Manifestazioni in tutto il paese.
I 4 membri delle brigate Abu ALi Mustafa erano stati processati da un tribunale miitare del PA all'interno del muqata prima del trasferimento presso Gerico. Furono giudicati colpevoli e condanati a 18 anni di prigione. Sa'adat vine definito da Arafat leader politico e non militare, per questo viene rinviato a giudizio presso un un tribunale civile palestinese. Viene giudicato dall'alta corte di giustizia a Gaza e non viene trovata nessun'evidenza di un suo coinvolgimento nell'attentato del Ministro del Turismo Israeliano. L'Alta Corte di Giustizia richiede il suo immediato rilascio. Non viene rilasciato, Israele minaccia di ucciderlo in caso ciò avvenga. Interviene a suo favore anche Amnesty Interational. 20 Agosto 2002, le forze armate israeliane trucidano il fratello più giovane di Sa'adat, presso la sua casa di Ramallah. La moglie di Sa'adat viene arrestata presso l'Allenby Bridge e le viene negato di recarsi al World SOcial Forum.

Il 14 marzo 2006 gli israeliani si impossessano della prigione di Gerico, (che ricordo era sotto tutela US e UK) trasferendo centinaia di prigionieri politici in Israele. Tra loro, chiaramente, Sa'adat che nel 2008 venne illeggittimamente condannato a 30 anni di prigione da una Corte Militare Israeliana.

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