martedì 28 settembre 2010

Abbordata Irene la nave ebraica

LA NAVE EBRAICA ABBORDATA E PORTATA AD ASHDOD
Per Israele tutto si e' svolto "pacificamente" ma la portavoce della nave ebraica ha riferito che tutti i passeggeri sono stati ammanettati e di loro non sono note le condizioni. Guarda video abbordaggio diffuso da sito Haaretz

Gaza, 28 settembre 2010, Nena News – Si e’ conclusa come molti aveva previsto il tentativo della nave ebraica “Irene” di raggiungere Gaza city e di portare aiuti e solidarieta’ politica alla popolazione palestinese sotto un duro embargo israeliano. L’imbarcazione, piccola e a vela, e’ stata abbordata dalla Marina militare israeliana e portata al porto di Ashdod. In precedenza una unita’ da guerra aveva intimato alla nave pacifista di cambiare rotta ma passeggeri ed equipaggio hanno deciso di continuare il loro tragitto.

Un portavoce militare israeliano ha detto che l’abbordaggio dell’Irene e’ avvenuto in modo pacifico e che non si sono registrati problemi a bordo e atti di resistenza attiva da parte dei passeggeri, in tutto dieci. La portavoce della spedizione pacifista contro il blocco di Gaza, Miri Weingarten, tuttavia non ha potuto confermare la versione delle forze armate israeliane. “Non abbiamo piu’ avuto notizie da coloro che sono a bordo dell’Irene – ha detto Weingarten a Nena News – i telefoni cellulari e satellitari sono stati sequestrati e spenti. Sappiamo solo che i soldati hanno ammanettato tutti i passeggeri e i membri dell’equipaggi. Non abbiamo altre informazioni”.

Richard Kuper dei “Jews for Justice for Palestinians” promotori della nave ebraica ha dichiarato da Londra che l’azione israeliana dimostra “che il governo Netanyahu non vuole parlare di pace. La sorte subita da questa barca simboleggia il destino delle speranze di pace in questa regione” Kuper ha chiesto il sostegno della comunita’ internazionale in favore della nave “Irene” e del messaggio di protesta di cui è portatrice.

Lo scorso 31 maggio sei navi della Freedom Flotilla dirette a Gaza vennero bloccate in acque internazionali dalla Marina militare israeliana. In quell’occasione commando israeliani uccisero nove passeggeri della nave turca «Mavi Marmara» scatenando una grave crisi internazionale e una bufera nelle relazioni tra Tel Aviv e Ankara. Dopo qualche giorno venne fermata, stavolta senza uso della forza, la nave “Rachel Corrie” ugualmente diretta a Gaza.

L’”Irene” partita domenica dal porto nordcipriota di Famagosta, era stata circondata questa mattina da unita’ da guerra israeliane a circa 30 km dalla Striscia di Gaza. Ad attenderla a Gaza city c’era l’Ong palestinese «Gaza Community Mental Health Programme», diretta dal dottor Eyad Sarraj. Tra i passeggeri, una decina in tutto, vi sono Rami Elhanan, un israeliano che ha perso la figlia in un attentato suicida a Gerusalemme nel 1997 – «Quel milione e mezzo di palestinesi di Gaza sono vittime come lo sono io» aveva dichiarato domenica Elhanan ai giornalisti prima di salire a bordo – un sopravvissuto all’Olocausto, Reuven Moshkovitz, di 82 anni, e Carole Angier stimata biografa di Primo Levi. A «guidare» il gruppo pacifista ebraico è stato Yonatan Shapira, un ex pilota di elicotteri dell’aviazione israeliana nonché uno dei refusenik più noti. Prima della partenza i partecipanti hanno spiegato che uno degli obiettivi della missione pacifista e’ quello di dimostrare che non tutti gli ebrei e gli israeliani condividono le politiche dei governi israeliani contro i palestinesi.(red) Nena News

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