mercoledì 15 febbraio 2012

Sulla Siria

I lettori del mio blog avranno notato i molti post sulla Siria, altri ancora ne manderò e altri e altri perchè sono esterrefatta dalla ingenuità e credulità di tanti bravi compagni che ancora credono che in Siria ci siano i giovani della primavera araba a lottare a "mani nude contro il regime" altro che nude! Sono squadre della morte e bande organizzate e armate dall'esterno, molti sono stranieri, I giovani che chiedono libertà e democrazia sono stati messi a tacere con lo scatenamento della guerra civile, che non è scoppiata a caso. Menzogne e enormi balle mediatiche attraversano la rete, perfino da parte di Save de Children e altri che dovrebbero almeno verificare le notizie e invece riportano pari pari ciò che viene detto loro da "organizzazioni dei diritti umani", cioè quelli che chiedono l'intervento armato, alcuni vanno addirittura alla manifestazione del 19! Non si rendono conto che stanno portando acqua al mulino della guerra, che l'unica cosa da fare è tentare una riconciliazione e conquistare un clima meno infuocato che solo può permettere di manifestare pacificamente a tutti coloro che ora sono tra due fuochi e costretti al silenzio e che guarda caso ringraziano, e molto a ragione, quei paesi come Cuba, Russia e Cina che hanno posto il veto, una volta tanto usato per scopi giusti, dopo i tanti veti americani contro i diritti umani, quelli veri. Questi compagni bevono come acqua fresca le balle mediatiche, ma non sentono l'altra campana, non si informano,non hanno letto il rapporto degli osservatori, ma partono lancia in resta a fianco di facinorosi pesantemente armati che uccidono civili e mettono bombe, compreso Al qaeda, che rispunta sempre in situazioni del genere. Eppure la tragedia della Libia dovrebbe averci insegnato qualcosa...Non è successo il secolo scorso, ma l'altro ieri... Spero di dare un contributo alla riflessione e far ragionare su una questione così importante dove non possiamo fare cazzate, nè per i siriani, nè per il Medio oriente e nè per noi stessi.

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