martedì 8 giugno 2010

APPELLO DA GAZA AI CITTADINI DEL MONDO

Scritto da Free Gaza Team | 06 Giugno 2010
Posted in News

Gaza assediata, Palestina, 05.06.2010

Un anno e mezzo anni dopo che l'esercito israeliano ha perpetrato un massacro contro la popolazione di Gaza, lo Stato di Apartheid israeliano ha commesso un altro crimine contro i partigiani della Palestina in acque internazionali. Il mondo si è commosso per la situazione avversa dei palestinesi e i loro sostenitori. Tutti i sette valichi tra Gaza e Israele, incluso il valico di Rafah, l'unico accesso da Gaza al mondo esterno, rimangono ermeticamente serrati.

Chiediamo ai cittadini di tutto il mondo di opporsi a questo mortale blocco medievale. Non possiamo più fare affidamento sui governi. Il fallimento delle Nazioni Unite e delle sue numerose organizzazioni nel condannare questi crimini dimostra la loro complicità. Solo la società civile è in grado di mobilitarsi per esigere l'applicazione del diritto internazionale e porre fine all'impunità di Israele. L'intervento della società civile si è dimostrato efficace alla fine del 1980 contro il regime di apartheid del Sud Africa. Nelson Mandela e l'arcivescovo Desmond Tutu non solo hanno descritto il controllo oppressivo e violento di Israele sui palestinesi come l'apartheid, ma hanno anche sottoscritto l'appello per la società civile internazionale a intervenire ancora una volta.

Noi, quindi, chiediamo alle persone di coscienza e alle organizzazioni della società civile di fare pressione sui loro governi fino a quando Israele sarà costretto a rispettare il diritto internazionale e il diritto internazionale umanitario. Senza l'intervento della comunità internazionale che si è dimostrata efficace contro l'apartheid in Sud Africa, Israele continuerà i suoi crimini di guerra e i crimini contro l'umanità, come illustrati nella relazione Goldstone.

Invitiamo le organizzazioni della società civile di tutto il mondo ad intensificare la campagna per le sanzioni contro Israele per costringerlo a porre fine alle sue aggressioni.
Firmatari:

The One Democratic State Group

University Teachers' Association

Arab Cultural Forum

Palestinian Students’ Campaign for the Academic Boycott of Israel

Association of Al-Quds Bank for Culture and Info

Popular Committee against the Wall and Settlements

International Solidarity Movement

Palestine Sailing Federation

Palestinian Association for Fishing and Maritime

Palestinian Network of Non-Governmental Organizations

Palestinian Women Committees

Progressive Students Union

Medical Relief Society

The General Society for Rehabilitation

Gaza Community Mental Health Program

General Union of Palestinian Women

Afaq Jadeeda Cultural Centre for Women and Children

Deir Al-Balah Cultural Centre for Women and Children

Maghazi Cultural Centre for Children

Al-Sahel Centre for Women and Youth

Ghassan Kanfani Kindergartens

Rachel Corrie Centre, Rafah

Rafah Olympia City Sisters

Al Awda Centre, Rafah

Al Awda Hospital, Jabaliya Camp

Ajyal Association, Gaza

General Union of Palestinian Syndicates

Al Karmel Centre, Nuseirat

Local Initiative, Beit Hanoun

Union of Health Work Committees

Red Crescent Society Gaza Strip

Beit Lahiya Cultural Centre

Al Awda Centre, Rafah

1 commento:

Andrea ha detto...

Il carico della Flotilla erano sedie a rotelle rotte, apparecchi acustici scaduti e tanti sacchi di cemento che hamas rifiuta perché gli aiuti che manda Israele a centinaia di TIR al giorno sono sufficienti, hamas li preleva, riempie i propri magazzini e il resto lo vende ai suoi poveri sudditi.
Altro che Gaza alla fame!