giovedì 3 giugno 2010

Comunicato della rete romana

RILASCIATI I PACIFISTI RAPITI E SEQUESTRATI DA ISRAELE.

Ringraziamo i nostri amici per aver tentato la nobilissima azione di rompere il blocco illegale di Gaza e di portare aiuti alla popolazione assediata.

Rendiamo omaggio alle vittime della pirateria israeliana che hanno pagato con la vita il tentativo di far conoscere al mondo l'assedio di Gaza da parte di quello che viene definito uno stato democratico.

Esigiamo

la restituzione immediata dei beni destinati a Gaza di cui Israele si è indebitamente appropriato.

Chiediamo

che lo Stato di Israele, colpevole di:

1°) reato di pirateria secondo le norme del diritto internazionale di navigazione con conseguenti omicidi e lesioni fisiche;

2°) reato di sequestro di persone

3°) omissione di soccorso di feriti da arma da fuoco durante l’assalto militare a nave civile

4°) reato di maltrattamento a danno dei sequestrati

5°) reato di appropriazione indebita dei beni trasportati dalle navi sequestrate e delle navi stesse

Venga deferito al tribunale internazionale

Deprechiamo con forza che il nostro Paese si sia distinto negativamente nella risoluzione emessa dall’ONU mostrando la notevole separazione tra la società civile e i rappresentanti del governo relativamente al rispetto e alla difesa dei diritti umani.

Chiediamo, infine, che lo Stato italiano sostenga – come è dovuto – le eventuali richieste di risarcimento economico dei danni economicamente risarcibili subiti dai cittadini italiani e il loro diritto a tornare liberamente nei territori palestinesi



Rete Romana di solidarietà con la Palestina

2 commenti:

Andrea ha detto...

Strani pacifisti con molotov e coltelli! Quelli sono chiaramente dei provocatori, non a caso sette militari israeliani sono rimasti feriti, due gravemente

Anonimo ha detto...

e che volevano un comitato di benvenuto?...poi armi che non siano sedie e bastoni guarda caso sono uscite fuori solo il giorno dopo...

Tom