mercoledì 2 giugno 2010

Un articolo spregevole su un "giornale" spregevole

Lettera in risposta all'articolo di F. Nirestein sul “Giornale” di oggi

E' con profondo disgusto e enorme indignazione che ho letto l'articolo della
Nirestein sul “Giornale” un quotidiano che non si vergogna di titolare la prima
pagina così: “Israele ha fatto bene a sparare”, titolo che configura di per se
apologia di reato. Ma la Nirestein rincara: ci sarebbero organizzazioni filo-
Hamas coinvolte nell'assalto e l'associazione turca è amica degli jihadisti.
Rovesciamento della verità, bugie, sono tutti strumenti usati dalla Nirestein
in modo eccellente nella sua fervente propaganda per una causa persa. Gli
argomenti sono quelli del ladro incallito che accusa gli altri di rubare.
Secondo lei a Jenin non fu fatta strage, il piccolo Mohamed Al Dura si sarebbe
assassinato da solo e i pacifisti turchi avrebbero provocato le teste di cuoio
che hanno fatto l'arrembaggio piratesco in acque internazionali. Arriva a
chiedersi “Cosa trasportavano veramente quelle navi?” Lo sanno tutti benissimo
cosa trasportavano: giocattoli, cemento, viveri, e tutto ciò che Israele in
spregio alla legalità internazionale vieta di far entrare a Gaza con un assedio
inumano che non può più essere tollerato. I civili per lei sono “guerrieri di
prima fila” e perciò è giusto ucciderli. La serie di vomitevoli stupidaggini
che elenca l'articolo è tale da richiedere un rotolo di scottex, mi soffermerò
su alcune perle: siccome la striscia di Gaza è dominata da Hamas che a suo dire
perseguita i cristiani, (i quali sono andati via per sfuggire alla vita
impossibile sotto occupazione e non ad Hamas) e che condanna a morte tutti gli
ebrei (ma pare che non abbia eseguito la condanna visto che gli ebrei ci sono
ancora) che usa bambini, edifici allo scopo di combattere l'occidente intero
(siamo ancora all'aberrante dottrina dello “scontro di civiltà”) e così abbiamo
anche giustificato il crimine di “Piombo fuso” si sa, a Gaza case scuole,
ospedali, bambini, non esistono di per se, ma per essere usati da Hamas di modo
che Israele li bombardi. Il piccolo particolare che a Gaza c'è un milione e
mezzo di persone, la metà bambini e minori, oltre Hamas, non sfiora la mente
dell'illuminata articolista. Più avanti troviamo un'altra intuizione
illuminata: poiché i pacifisti hanno rifiutato di farsi ispezionare le navi e
far recapitare da Israele a destinazione i beni ciò è una prova della loro
scarsa vocazione umanitaria. Sicchè secondo lei quei beni sarebbero stati
recapitati a destinazione? Ci prende per scemi? Lo scopo della Flottiglia cara
Nirestein effettivamente non era solo umanitario, ma anche politico. Si voleva
portare solidarietà, non elemosina, visto che Gaza è alla fame per un assedio
illegale e non per essere un paese del terzo mondo. Per rafforzare la sua tesi
e quella israeliana che a Gaza non c'è crisi umanitaria la “nostra” elenca
qualche camion di farina che è stato fatto passare, quale generosità! E per di
più anche qualche malato è stato fatto uscire...siamo veramente commossi. Ma
come si permette Israele di fare quello che vuole della vita e della libertà di
un milione e mezzo di persone? E' questa la vera questione. Come si permette di
trattare i profughi di Gaza come prigionieri a carcere duro?
Secondo lei c'erano armi da fuoco sulla nave: è vero! Erano le armi dei militi
israeliani che sono scesi dall'elicottero sparando come si è visto dai video
che hanno fatto il giro del mondo.
“I soldati che hanno toccato il ponte hanno affrontato un linciaggio come
quello di Ramallah in cui membra umane furono gettate alla folla” sostiene lei
e qui siamo veramente al ridicolo. Sotto il tiro delle armi quei facinorosi si
sono permessi di difendersi con “foga enorme”. Le membra umane sparse,
bruciate, sanguinanti le abbiamo viste a Gaza, le abbiamo viste in Libano,
membra di bambini a centinaia fatte a pezzi...Per finire in bellezza, a suo
dire, i veri colpevoli della strage sarebbero gli stessi assassinati e il mondo
sbaglia a sostenerli perchè così prepara la prossima guerra, probabilmente si
riferisce alla guerra che Israele freme per scatenare contro l'Iran o contro il
Libano.
Da tempo sono disgustata dagli articoli della Nirestein fin dagli anni dell'a
seconda Intifada, quando occupava la prima pagina di “Shalom” il giornale
nazionale ebraico con articoli pieni di ipocrite e velenose menzogne. Come
donna e come ebrea non posso accettare e tollerare un simile disprezzo per la
verità, per ogni criterio di legalità e di giustizia.
Voglio contestualmente esprimere il più profondo dolore per la morte di quegli
eroi che hanno dato la vita per la libertà dei nostri fratelli palestinesi, e
stringere gli altri pacifisti sequestrati da Israele in un abbraccio di enorme
affetto e ammirazione.


Miriam Marino Rete Ebrei contro l'Occupazione (ECO)

2 commenti:

Andrea ha detto...

Quello di questi giorni è un caso da manuale della deformazione spudorata della stampa italiana e internazionale, con poche lodevole eccezioni come il Giornale, da accostare ai casi di Jenin, di Al Doura, della basilica di Betlemme.
Ormai sono due giorni che circolano i video con il tentativo di linciaggio dei militari israeliani, scesi uno a uno, quindi in forma non aggressiva, sul ponte della nave turca; se volete vederne una sintesi ancora più chiara delle precedenti, guardate qui, http://www.youtube.com/watch?v=JaiMjAULWn0 , dove si vedono anche le immagini censurate dalla parte dei passeggeri della nave. Myriam, è stata legittima difesa, nei confronti di un convoglio di falsi pacifisti!

Andrea ha detto...

La condiscendenza, il disprezzo, spesso l'odio manifestati nei confronti d'Israele da parte di coloro che rivendicano un'identità israelitica ideale, disincarnata, rischiano di legittimare il compimento di una terribile giustizia immanente.