mercoledì 23 giugno 2010

Israeliani ladri

FLOTILLA: NUOVE DENUNCE PER USO CARTE DI CREDITO CONFISCATE DA ISRAELIANI
Carte di credito, Iphones e cellulari confiscati sulla Freedom Flottilla usati in Israele mentre gli attivisti erano detenuti ad Ashdod o già deportati. Lo dicono gli estratti conto dei derubati.

Roma, 21 giugno 2010, (foto www.wordpress.com) Nena News – Già Manolo Luppichini, il giornalista italiano a bordo della Sfintoni 8000, una delle navi della Freedom Flotilla che il 31 maggio hanno tentato di rompere l’assedio di Gaza, aveva denunciato in un articolo apparso a metà giugno sul quotidiano israeliano Haaretz, che la sua carta prepagata, confiscata dalle autorità israeliane, era stata usata per acquisti a un distributore automatico a Tel Aviv e poi anche per un successivo acquisto al mercato di Gedera. Luppichini come molti altri, non solo si è visto requisire tutta la sua attrezzatura video, ancora nelle mani delle autorità israeliane, ma ha anche denunciato con una lettera recapitata a Natanyahu, Peres, Barak, Liebermann e all’ambasciatore israeliano in Italia, che le spese effettuate con la sua carta sono relative al periodo in cui era detenuto al porto di Ashdod e a dopo, quando cioè era stato già rispedito in Italia.

Ora secondo le denunce di molti attivisti, l’esercito ha usato carte di credito, Iphones e cellulari, tutto materiale confiscato nell’assalto compiuto lo scorso 31 maggio alla Freedom Flottiglia.

Il britannico The Guardian ha raccolto numerose testimonianze di attivisti che erano su diversi navi del convoglio che ha tentato di raggiungere Gaza. Al rientro in Inghilterra, Ebrahim Musaji, 23 anni di Gloucester, ha scoperto dal suo estratto conto bancario che la sua carta di credito è stata utilizzata per effettuare spese ad un distributore automatico di Tel Aviv, per un valore pari a circa 98 euro. Spese effettuate il 9 giugno. La stessa carta è stata usata per acquisti su un sito internet olandese il 10 giugno, per importi di 50 e 44 euro. Musaji ha bloccato la carta il giorno dopo essere rientrato in Inghilterra, il 7 giugno, nel suo caso la banca ha deciso di trattare le spese effettuate come spese fraudolente e quindi non gli verranno addebitate. Sempre Musaji ha anche rilasciato nell’intervista che il suo telefono cellulare, confiscato, è stato usato per brevi telefonate in Israele.

Una cittadina americana Kathy Sheets, ha denunciato al Guardian di essersi vista ritirare dal suo conto circa 1000 dollari per spese effettuate con la sua carta di credito in Israele a partire dal 6 giugno. Sia Musaji, che la Sheets che Luppichini erano tutti su navi diverse, il primo sulla Navi Marmara, la seconda su Challenger 1 e il terzo sulla Sfintoni-8000. Il che lascia presupporre che l’uso di carte di credito requisite, sia stata una pratica diffusa da parte dell’esercito israeliano, nel periodo durante l’arresto ad Ashdod e fino a quando le carte non sono state bloccate dai legittimi proprietari, al rientro nei rispettivi paesi di appartenenza.

Anche l’Hiphone di un altro attivista americano, David Schermerhorn, di Washington, è stato usato, secondo i dati raccolti da The Guardian.

Al momento, secondo le denunce e le testimonianze raccolte dagli attivisti, materiale tecnico (video e fotocamere, laptop, attrezzature elettroniche), carte di credito e effetti personali per un valore pari a circa 1 milione di sterline, sono ancora nelle mani delle autorità israeliane. Che non sembra avere ancora diffuso alcuna informazione sulla restituzione di tutto quello che è stato confiscato. Nena News

2 commenti:

Andrea ha detto...

Tu sei ladra di verità

Andrea ha detto...

"Israeliani ladri"...piuttosto, ammesso e non concesso che sia vero quanto blaterato dai teppisti, dovresti dire "ladri israeliani". Vergognati Marino Myriam.